giovedì 29 marzo 2012

TE NE SEI ANDATA

Mi hai lasciato. Lo so, non potevi farne a meno. Mi hanno costretta, affermi.
Va bene, me ne farò una ragione. Farai la felicità di un altro.
Devi capire però che per quanto ti volessi bene, così elegante e raffinata, io ho bisogno di sfogarmi e – diciamolo – di divertirmi.
In fondo, insegna il nostro ex premier, basta pagare e te ne trovi quante ne vuoi.
E quindi stamattina te ne sei andata e dopo tre quarti d’ora ore ti ho  rimpiazzato con un’altra, giovane e bella, un po’ più grezza, ma disponibile.
La vita va avanti.

(Stamattina mi hanno fregato la mia meravigliosa bici a scatto fisso rossa. Ho preso il tram, nel mondo indifferente al mio dramma, sono sceso a Porta Palazzo, dal ciclista straniero che apre alle 830, e ne ho comprato un’altra, nuova. Carina, ma l’altra resterà nel mio cuore.)

mercoledì 28 marzo 2012

PAUSA PRANZO

Ho dimenticato lo zaino con il necessario per la palestra dentro l’auto, parcheggiata vicino all’autostrada.
Esco alle due, dopo un’interminabile riunione, prendo la bici (rossa, a scatto fisso. Meravigliosa) e schizzo a recuperare il predetto zaino.
Al ritorno, spinto dalla fame, entro in un povero ritrovo di pizzakebabcucinaitaloturca.
Il padrone è gentile, non ha pizza disponibile, ma me ne farà una piccola in – dice – tre minuti.
Mi siedo, l’ambiente ricorda davvero un piccolo caffè turco (bè, di Istanbul, l’unica Turchia che ho visto): un narghilè, un giornale in lingua incomprensibile, immagini sgualcite di città con minareti dorati, apparecchiatura molto essenziale.
Entra un ragazzo scuro con appesa al collo una minuscola quattrenne dagli incongrui occhi azzurri.
Ordina qualcosa di strano, boh e parla, concitato e arrabbiato, con il padrone (io faccio finta di essere immerso nella lettura del Corriere della Sera di sabato scorso)
La bambina mi guarda, io le sorrido brevemente, lei distoglie lo sguardo, mi riguarda, risorrido, ridistoglie lo sguardo, mi alzo e le do un forte schiaffone (no, non è vero), resto invece seduto e lei mi sorride e mi chiede cosa bevo. Thè freddo, rispondo. È buono, chiede. Abbastanza, rispondo. Lo voglio anche io, afferma. Il papà la richiama, torvo.
Finisco la pizzetta, senza infamia e senza lode, pago, mi aggiisto la cravatta e prendo la bici.
Torno in ufficio.

venerdì 23 marzo 2012

UNDERSTATEMENT

La nostra ex stagista 24enne – molto bella e misteriosamente molto intelligente –  è stata trasferita dall’inizio dell’anno in nuova città e nuovo ufficio. È in contratto di inserimento, lo stipendio se ne va essenzialmente in locazione, non è sicura che l’assumano definitivamente ma di questi tempi è una situazione non così terribile.
La incontro al corso e mi confida che il nuovo lavoro le piace molto, che impara tante cose e che però, ecco, insomma, lei lavora con sei donne tutte di età tra i 50 e i 55 anni e che quindi ha imparato a non truccarsi, a vestirsi così così e che questo understatement le ha permesso di mitigare fortemente un'iniziale ostilità di alcune delle matriarche.
Poi, pensosa, dice “già non parlo mai di mestruazioni; se comunicassi che sono in menopausa anticipata sono sicura che mi vorrebbero molto più bene”.

mercoledì 21 marzo 2012

POVERA LA MIA AMICA

Da qualche mese vado spesso a pranzo - e magari anche a sgnaccare un pisolino - a casa di una mia amica che lavora fuori Torino. Lei mi ha affidato generosamente un mazzodi chiavi, io entro alle 1245, mangio, leggo e me ne vado alle 14. Le lascio piccoli doni e ogni tanto andiamo a cena fuori (è grande intenditrice di cibi e vini).

Stamattina mi arriva un sms che recita "non andare oggi a casa, poi ti spiego".
Nessun problema, sono ad un corso. 
Poi mi chiama e si scopre che nel cortile della sua casa hanno sparato ad un avvocato e noto politico locale - ne parlano tutti i giornali - e lei è stata uno dei vicini che lo hanno subito soccorso. Questura, interrogatori etc etc. 

Mi fa impressione vedere il cortile dove passo due tre volte a settimana su tuttoi video della rete.

martedì 20 marzo 2012

O MAGARI UNA COLLEZIONE DI BICI, TOH.

Allora, succede che io sono stato inserito, contro la mia volontà, in una mailing list un po’ particolare, dalla quale mi pervengono vari testi New Age o di tarocchi o di fengsciui, roba del genere.. Di solito cancello senza esitare, ma ogni tanto – sono un tipo curioso – apro e leggo.
E dovrei farlo più spesso, perché qualche tempo fa mi è arrivato un agghiacciante filmato sull’Appello al Pianeta Terra della Fratellanza Bianca Cosmica, una roba dove una tizia con voce distorta al pc (che fa tanto marziano) afferma di essere un’extraterrestre e parla per mezzora (cioè, il video dura mezzora; non l’ho visto tutto, eh, c’è un limite).
Insomma, l’estrema utilità di questa roba è che nei momenti di leggera depressione, di bassa autostima, di consapevolezza delle proprie limitate capacità intellettuali, uno guarda un video di questa natura ed è una scossa di adrenalina, una presa di coscienza che dietro di te c’è ancora uno spazio di gente, come dire, intellettualmente debole e che tu non sei (ancora) così scemo.

E poi ho pensato che se solo divento un po’ più cattivo, io mi metto in questo business e davvero fondo una setta basata sull’Adorazione di Me Medesimo Sua Sacra Cinasità. Una bella Caponata Mistica e via che in cinque anni mi faccio anche io una bella collezione di Rolls Royce come quella di Osho.

lunedì 19 marzo 2012

PRANZO DOMENICALE (TANTO PIOVEVA)

Il pranzo di soli uomini – non ne facevo da decenni – si caratterizza per l’enorme consumo di cibo, l’austera semplicità del menù, due portate, passatelli in brodo, bollito misto e gelato su pan brioche (cotto da me medesimo), alcuni silenzi dove tutti sgranocchiavano e basta e una fumata collettiva di sigari Toscani.
Argomenti di conversazione, fra l’altro: rugby (vittoria dell’Italia), bellezze delle spiagge sarde e delle spiagge di isole birmane, ricette e ragionamenti  gastronomici, caratteristiche dei migliori cementi, battaglia di Zama (resistenza delle Legioni in attesa del ritorno della cavalleria).

giovedì 15 marzo 2012

martedì 13 marzo 2012

ARS SEDUCENDI

Nella palestra di Torino ci sono un sacco di personaggioni.
In particolare c’è una coppia di signori, tra i 50 e i 55 anni, che mi suscitano una forma di interessato ribrezzo, un po’ come guardare un brulicare di vermi.
I Due si dedicano costantemente e con entusiasmo a discettare ossessivamente di sesso; in particolare a:
-     descrivere (a voce alta) le donne con cui hanno avuto, hanno o avranno rapporti sessuali;
-     parlare (a voce alta) con ogni umano di genere femminile, di qualsiasi età, con atteggiamento seduttivo;
-     teorizzare (a voce alta) inconsuete tecniche sessuali;
-     confrontare (a voce alta) medicinali/integratori atti a potenziare la copula maschile;
-     soffermarsi (a voce alta) sulle tipologie di nazionalità/fisico femminile/età/avvenenza più consone alla (loro) soddisfazione sessuale;
-     et cetera (ma comunque a voce alta e con un accento piemontese incredibile).

I comportamenti più rilevanti riguardano peraltro l’approcciare ragazzine ventenni – che li guardano stupefatte, più che infastidite (forse il rispetto verso gli anziani, non so) – e l’entusiasmo con cui talune donne accolgono gli approcci dei soggetti in questione.

Ogni tanto alzano svogliatamente un peso.

lunedì 12 marzo 2012

GOVERNO

Questo governo lo odiano tutti.
Gli evasori fiscali, ovvio, i lavoratori dipendenti perché potrebbe abolire l’art. 18 e l’età pensionabile (io, a 67 anni), i cattolici perché la chiesa pagherà (finalmente) l’Imu, i NoTav perché vuol fare la Tav, tassisti, farmacisti, notai per le liberalizzazioni, la Lega perché se fa uscire l’Italia dalla crisi del debito la Padania si allontana alla grande, le banche perché mette dei prezzi obbligatori, etc etc.
Mi sembra una prova che sia un governo serio, certamnte più serio degli ultimi 30 governi della storia italiana.

lunedì 5 marzo 2012

ODIO LA CATEGORIA DEI GENITORI

Il pranzo è alle 1330, per cibare la piccola decimesenne.
Ma slitta alle 0215 perché non avevano preparato niente.
Ma io astutamente mi ero fatto un panino al salame e mezzo bicchiere di vino alle 1130.
Gli argomenti di discussione sono tutti, assolutamente tutti, riguardanti la figlia: a ragione, perché come sappiamo nel 2011 sono nati 14 / 15 bambini in Italia e uno di questi è lei. E quindi è tutto un territorio inesplorato, da sperimentare giorno per giorno. Inoltre il mondo non capisce le mamme e i bambini, sono ostili – tutti – e la vita è durissima, anche sei ha una babysitter (odio il termine “Tata”) ogni giorno e nonni giovani e disponibili. La mamma dice anche che la figlia è bellissima, molto più di qualsiasi altro bambino (vero? vero?) con sicurezza assoluta.
Si parla quindi di sonno – cibo –  cacca – sonno – addette all’acquaticità cretine – pediatri cretini – altra gente cretina.
Si mangia poco e male.

In tutto questo, l’unico vero divertimento è la piccola fanciullina, che gattona velocissima, che sorride a manetta, che viene lanciata in aria dal sottoscritto (e poi ripresa al volo, eh) ridendo come una matta, e che mi ha imposto di fare il solletico al piedino per un quarto d’ora abbondante.
Una normale, carina, simpatica bambina.

venerdì 2 marzo 2012

CINGHIALI

Al termine dell’ennesima cena del carro – questa volta per l’ingrassaggio dei finimenti dei cavalli e no, non avete idea di quanti c@zzo di finimenti servano a quattro cavalli – prendo la mia meravigliosa bicicletta, un po’ sbeffeggiato, un po’ ammirato dagli altri, e inizio a pedalare per i dieci chilometri che mi separano da casa.
Ormai quasi arrivato, con un bel po’ di alcool smaltito, non vedo di lato alla strada un enorme cinghiale che passa veloce e soprattutto un altro cinghiale che si mette ad inseguirmi? (per pochi metri, occhei.)
Ora, i cinghiali sono grossi e incazzosi e non è che puoi intrattenerli sul tema “Sensibilità cinghiala nel ventunesimo secolo: riscopri la tua tenerezza”.
Cioè, manco Pantani dopato sarebbe scattato sulla salitella che porta a casa così velocemente.

C’ho messo mezzora per riportare il battito cardiaco a livelli accettabili.